La tempra a induzione è un trattamento termico che serve a rendere più dure e resistenti le zone di interesse di un particolare metallico. È una tecnica che, grazie alle innovazioni, si è raffinata sempre di più negli anni. Ma a cosa si applica la tempra a induzione?
A cosa si applica la tempra a induzione: i tipi di metalli
In generale, la tipologia di metallo più adatta alla tempra è l’acciaio. Questo ha varie caratteristiche. Le più importanti, tra le varie, sono:
- Durezza
- Buona resistenza a snervamento, rottura e trazione
- Buona conducibilità termica
Gli acciai più adatti alla tempra sono quelli con un più alto contenuto di carbonio. In questo modo, si riesce ad ottenere sufficiente durezza dallo strato del metallo che è temprato. È importante che questi metalli abbiano un’elevata purezza. Così, viene evitato il rischio di rotture durante la lavorazione, ma anche il danneggiamento precoce a causa di fatica superficiale durante l’uso. Inoltre, è bene che il metallo presenti bassa tendenza all’ingrossamento del grano. Questo per evitare che il metallo diventi più fragile in caso di surriscaldamento della superficie nella fase di austenitizzazione.
Le diverse categorie di acciai
Tra questi ci sono tre grandi categorie che sono particolarmente usate nel procedimento termico sopra citato.
- Acciai da bonifica
- Acciai da cementazione, adatti tuttavia alla tempra solo dopo la cementazione
- Acciai inossidabili. Di questi, però, solo la serie 400 è adatta alla tempra.
Gli oggetti
Ci sono alcuni esempi di strumenti e oggetti a cui si può applicare la tempra a induzione, così da renderli più duraturi nel tempo. Un esempio sono gli ingranaggi, e in modo particolare i denti di questi. Si possono citare ancora gli alberi meccanici, poi ancora lame, carrucole, perni, camme e molto altro.
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