Tempra ad Induzione
Fin dal 1977, anno della fondazione dell’azienda, abbiamo deciso di rivolgere l’attenzione al più particolare e difficile tra i trattamenti termici. Ovvero, la tempra ad induzione.
Cos’è la Tempra ad Induzione?
Un corpo buon conduttore di elettricità, posto entro un campo magnetico alternato, si riscalda per effetto Joule grazie alle correnti indotte: questo fenomeno permette di portare ad alta temperatura, e quindi austenitizzare, un oggetto di acciaio.
A causa dell’effetto pelle della corrente alternata lo spessore dello strato riscaldato varia con la frequenza della corrente (ma dipende anche dalla conducibilità del materiale); industrialmente si utilizzano generatori a bassa frequenza (inferiore a 5 kHz), media frequenza (da 5 a 30 kHz) e alta frequenza (200 kHz); lo strato di materiale interessato dal riscaldamento è inversamente proporzionale alla frequenza generata (bassa frequenza corrisponde a strati più profondi).
Segue la fase di raffreddamento, che può avvenire per immersione o spruzzamento; esempi di “tempra localizzata” sono: lame per forbici o falciatrici, taglienti di pinze troncatrici, vomeri, denti di ingranaggi e soprattutto pezzi ruotabili durante il riscaldamento.
La “tempra progressiva” comporta invece lo scorrimento del pezzo rispetto alla bobina e immediato raffreddamento della superficie in uscita. Il metodo è usato per guide di bancali, lame per seghetti, denti di ingranaggi di grandi dimensioni, alberi di trasmissione, steli per attuatori pneumatici, cuscinetti a rotolamento…
Ultima fase del processo è il rinvenimento ad induzione, a 160-200 °C.
Per evitare criccature gli acciai sottoponibili a tale trattamento sono gli acciai al carbonio o poco legati (39NiCrMo3) con C = 0,30-0,50% (classificabili negli acciai da bonifica) (eccezione: se la tempra deve raggiungere il cuore del pezzo, possono essere usati il 100Cr6 e il 100CrMn4, ad esempio nei cuscinetti a rotolamento).
La bonifica serve ad ottenere una struttura di partenza con carburi fini, che si disciolgano presto nell’austenite durante il veloce riscaldamento, e un cuore tenace; per motivi inversi si escludono gli acciai ricotti (carburi grossolani e cuore scarsamente tenace).
Come viene controllato il materiale in entrata?
Un addetto al controllo verifica che ci siano tutte le informazioni necessarie al trattamento. Viene successivamente creata una scheda di lavorazione che seguirà tutto il processo. Al termine viene rilasciata, salvo particolari esigenze, una breve documentazione contenente le rilevazioni effettuate. Il cliente viene avvisato tramite mail appena il materiale è disponibile alla consegna, in modo da ridurre i tempi di attesa ed ottimizzare il servizio.
Come sono i tempi di consegna?
La nostra regola, alla quale cerchiamo di attenerci il più possibile, è di consegnare entro il quinto giorno lavorativo. Talvolta, in caso di urgenze e se il processo produttivo non subisce rallentamenti, riusciamo a ridurre sensibilmente anche questi tempi. Siamo consci che, essendo alla fine della filiera produttiva, spesso i ritardi accumulati gravano su di noi e quindi siamo attrezzati per velocizzare il ritiro ed offrire al cliente un servizio di cui sarà assolutamente soddisfatto.
Il nostro Laboratorio
L’azienda è dotata anche di laboratori dove effettuiamo prove di controllo distruttive e non distruttive. Le prove non distruttive comprendono:
- Durometri a postazione fissa e mobile per durezze in Rockwell e Brinnel, con carichi da 1 a 150 kg
- Taglierine di precisione per il sezionamento e la verifica dell’effettiva profondità di tempra.
- Microdurometri e altri strumenti di precisione per prove più specifiche, come ad esempio la cucitura del pezzo.
- Banco di controllo magnetoscopico gestito da addetti per esami alle PND di livello 2, per ricerca di eventuali micro cricche.
Inoltre, su richiesta del cliente, rilasciamo una nostra certificazione di conformità con relative prove effettuate. Le prove possono essere a campione o su tutti i pezzi.
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