Tempra e nitrurazione sono entrambi due trattamenti termici che servono a modificare la struttura e le proprietà del metallo, in particolare dell’acciaio. Ma quali sono le differenze tra questi due processi?
La nitrurazione
Si tratta di un processo che lavora con l’azoto. Si tratta il metallo con temperature tra i 480° e i 570°C. Questo trattamento può durare da qualche ora fino anche ad una decina di ore, secondo ciò che si sta facendo. Grazie alle temperature e alla durata di lavorazione, si crea un sottile velo di azoto in superficie. Questa cosa aiuta a limitare l’usura di pezzi che si sottopongono di frequente a sfregamento o a scorrimento.
La nitrurazione permette di arrivare a raggiungere durezze molto elevate. Tuttavia, la profondità è minima. Si parla di pochissimi decimi, dunque solo lo strato superficiale.
La tempra
Il trattamento della tempra a induzione lavora con il carbonio. Cambia la struttura del metallo, permettendogli di diventare più duro, resistente e duraturo nel tempo. Una delle differenze con la nitrurazione è la profondità. Infatti, la tempra può andare da un minimo di qualche decimo fino a qualche millimetro di profondità.
La lavorazione con la tempra permette molta flessibilità nel decidere quanto andare in profondità, grazie alla frequenza del riscaldo. Lavorando sul singolo particolare e in modo così accurato, la tempra permette di avere molto gioco sulla durezza, in base al materiale che si tratta.
Tempra e nitrurazione: qual è meglio?
La risposta è semplice. Infatti, si tratta di due procedimenti diversi che hanno finalità diverse. La nitrurazione si adatta meglio a pezzi medio-grandi e a lavorazioni con molti pezzi. La tempra è più adatta per specifiche parti dei pezzi da lavorare. Quindi, risulta migliore per dei lavori fatti al dettaglio.
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